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Il Triage dei pazienti d'età pediatrica, effettuato in un Pronto Soccorso generale, è analogo a quello utilizzato per i pazienti adulti, sia nella fase d'accesso che nella successiva valutazione dei problemi' a rischio; se ne discosta solo per alcuni aspetti che dipendono dalla relativa difficoltà nella raccolta e nella traduzione dei dati d'ingresso in informazioni scientifiche, specie per i più piccoli.
Ne deriva una maggiore percentuale di sopravalutazione che dovrebbe peraltro risultare gestibile senza gravi ripercussioni organizzative, data la relativa esiguità dell'afflusso pediatrico.
Gli aspetti fondamentali per cui si
discosta dal Triage dell'adulto sono: Diversa espressione clinica di alcune situazioni patologiche, soprattutto le più critiche, in relazione alle differenti fasce di età. E' questo l'aspetto che comporta le modifiche principali rispetto il triage dell'adulto; esse si possono riassumere in:
Un'integrazione sia obiettiva che strumentale nella raccolta dati del primo STEP, relativo alle funzioni vitali, nei bimbi di età < 3 mesi, nel politrauma e in tutti i casi dubbi.
Una diversa modalità di valutazione dello stato di sofferenza nei bimbi di età :s 3 mesi, nel politrauma e in tutti i casi dubbi.
Esistenza di situazioni cliniche a rischio nell'età pediatrica:
L'introduzione di nuove schede di valutazione
L'integrazione di alcune normalmente utilizzate nell'adulto.
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